Il lavoro perfetto.
lavoro perfetto

Ho incontrato molti uomini spiritualmente elevati in India. Ma il mio più grande maestro è stato lui: Joseph. Il mio autista per quasi un mese.

Mi ha insegnato una cosa fondamentale, ovvero che il lavoro perfetto esiste, se tu lo vivi come tale.

Dopo 35 anni in mezzo al traffico caotico delle città, di sorpassi impossibili nelle curve di montagna o nelle lunghe attese durante le mie visite ai templi, il mio amico Joseph non perdeva mai la pazienza, non si lasciava sfuggire un’imprecazione, non faceva trapelare mai nessun tipo di disappunto.

Quando siamo entrati un po’ più in confidenza gli ho chiesto: non ti sei stancato di guidare dopo così tanti anni?

E lui, serafico mi ha risposto: “No, sir”.

Non convinto, ho insistito: Ma ti piace ancora questo lavoro? Io dopo un po’ sarei esaurito a stare tutto il giorno in mezzo al traffico.

E lui mi ha dato una risposta da vero saggio: “Amo il mio lavoro, perché mi permette di rendere felici le persone. E anche le parti meno piacevoli mi permettono di lavorare su me stesso. Ogni lavoro è perfetto, se lo usi per migliorare la vita degli altri e la tua”.

Ho inserito all’ultimo momento questo concetto nel mio nuovo libro, che parlerà di come cambiare o trasformare il proprio lavoro. Come omaggio a questo uomo straordinario, e per ricordarmi di ringraziare per la fortuna che ho, di fare un lavoro perfetto.