La fine del viaggio più bello di sempre
accademia consapevolezza

In oltre vent’anni di formazione, ho creato tanti percorsi interessanti, ma l’Accademia di Consapevolezza Sovversiva è stata davvero magica. Non saprei descriverla in altro modo.

Ogni incontro ha rappresentato un passo in più verso la rivoluzione interiore, e ieri, per celebrare l’ultima tappa di questo viaggio, abbiamo fatto qualcosa di ancora più audace: portare un pezzo del mondo “straordinario” esplorato durante l’anno, in quello “ordinario”.

Abbiamo infatti abbandonato l’aula e ci siamo realmente messi in gioco là fuori, per strada. Sì, per strada. Con persone incontrate per caso. Per condividere un po’ della bellezza e degli insegnamenti visti insieme durante il percorso. Come? Con piccoli gesti sovversivi: offrendo una rosa, chiedendo di esprimere un desiderio, donando un po’ di magia o aiutando uno sconosciuto a migliorare il suo benessere fisico. Piccoli atti che, però, hanno avuto il potere di scoperchiare il meglio –ma anche il peggio– che si nasconde nel mondo.

C’è infatti chi si è commosso e ci ha detto che eravamo un esempio da seguire. E chi ci ha liquidato con uno sguardo schifato, dandoci dei truffatori. C’è chi si è aperto raccontando di sé e chi, con un secco “non mi interessa”, non ci ha neppure permesso di donargli qualcosa.

Ed ogni loro reazione era un insegnamento per tutti noi, al fine di rivedere come impattavano sulle nostre emozioni e sulle nostre ferite più profonde.

La cosa che ci ha colpito di più? I giovani. Loro erano più aperti, più curiosi, più pronti degli adulti, ormai provati dalla vita, dalle paure e dalle delusioni.

Ma ecco il punto: tutto questo non è stato solo un esercizio finale di un’Accademia. È stata una presa di responsabilità. Perché, diciamocelo chiaramente, il mondo ha bisogno di Sovversione. Di quella vera. Di quella che parte dai piccoli gesti e si insinua nei cuori. Ed è quello che abbiamo deciso di fare, tutti noi, continuando da domani questo viaggio nel “mondo ordinario” con occhi nuovi e una consapevolezza più profonda.

Un grazie immenso va a Stefano Berlini e Rita Minelli, che sono stati al mio fianco durante tutta questa avventura meravigliosa. Così come a Erica Poli e Michela Sale Musio, per i loro contributi speciali.

Ma soprattutto va ai partecipanti coraggiosi, che si sono buttati a occhi chiusi, fidandosi esclusivamente del mio invito, senza sapere davvero a cosa sarebbero andati incontro!

In un’epoca in cui fidarsi di qualcuno è sempre più raro, voi avete scelto di farlo. E questo, da solo, è un atto sovversivo.

Queste sono solo alcune immagini del lungo percorso che ci ha permesso di esplorare, in maniera totalmente rivoluzionaria, l’universo complesso del corpo, della mente, delle emozioni e dello spirito. E rappresentano solo un piccolo estratto di tutto ciò che abbiamo vissuto assieme, e che è giusto rimanga intimamente riservato in ciascuno di noi.

Questo meraviglioso viaggio è finito.

O forse è cominciato proprio adesso.