Cotzata #19: I simpatici nemici

Tra le varie tipologie di persone con cui ci relazioniamo in famiglia, nel lavoro, nelle amicizie e nella vita di tutti i giorni, capita a volte di avere a che fare con una categoria di persone che io chiamo i “Simpatici Nemici“.
Vediamo chi sono.
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I Simpatici Nemici sono quelli che, in compagnia, hanno solitamente un grande successo, poiché tendono ad essere brillanti e divertenti. Con una modalità particolare: lo fanno prendendo in giro gli altri.
Non a caso usano il sarcasmo con grande abilità, con il fine di far sentire un po’ sbagliati gli altri.
Quando qualcuno dal carattere meno docile gli fa notare il fastidio che crea questo suo atteggiamento le sue classiche risposte sono queste:
– Ma che permaloso che sei!
– Ma io scherzo, se tu non lo capisci sono problemi tuoi!
– Lo faccio per voi, altrimenti qui è un mortorio!
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Dove casca l’asino? Che se provi ad usare lo stesso sarcasmo nei suoi confronti ti sarai fatto un nemico (pericoloso) per sempre. Con te non è detto che usi la stessa modalità che utilizza con tutti gli altri, ma molto più probabilmente utilizzerà la seconda modalità a lui più congeniale: la zizzania.
Ovvero diffonderà notizie o fatti totalmente inventati per metterti in cattiva luce, spacciandoli ovviamente per segreti riservati o per informazioni sapute da “altri”.
A questo punto raccoglierà scrupolosamente i commenti che scaturiscono da questi pettegolezzi e, per dimostrarti quanto lui in realtà sia un vero amico, verrà a riferirti quello che “gli altri” dicono di te. 
Questo meccanismo gli serve per crearsi un consenso collettivo e per salvaguardare la sua immagine di persona simpatica e amica di tutti, dietro il quale si nasconde in realtà un disprezzo nascosto che emerge solo dalle sue “simpatiche battutine”.
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La sua abilità sta nel farla quasi sempre franca, ovvero nel riuscire realmente a manipolare l’opinione generale a suo favore, fomentando al contempo malumori, antipatie o semplici divergenze.
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L’unico modo per smascherarlo è andare a fondo nella questione, ovvero chiedendogli di volta in volta di esporsi su “chi ha detto quello che riporta” e chiedendogli come lui ha reagito quando sentiva cattiverie sul nostro conto.

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Il più delle volte tergiverserà o sosterrà che lui non era d’accordo con quanto detto su di te, salvo poi scoprire che in realtà taceva accondiscendente o addirittura aizzava con il suo solito stile bonario e simpatico.
Parlando infatti con chi potrebbe raccontare il reale svolgimento dei fatti e costringendolo ad un “confronto all’americana” (ovvero tu, lui ed il vostro ipotetico nemico) nel vedersi in trappola reagirebbe con grande stupore e con grande emotività, sostenendo come al solito che in realtà “scherzava” o che le sue parole sono state fraintese.

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E’ molto interessante notare che quando viene fuori una realtà oggettiva che lo inchioda di fronte alle sue responsabilità, la prima reazione potrebbe essere violenta, di offesa o di fuga.
Deve fino all’ultimo sostenere la parte di quello che sta subendo un grave torto e per “punirti” prima ti attaccherà e poi (se non cadi nella trappola di sentirti colpevole) scomparirà dicendo ovviamente peste e corna di te e della tua irriconoscenza.
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L’aspetto più triste è che alcune persone, ammaliate dal suo carisma da “simpatico leader”, potrebbero davvero credergli e voltarti le spalle, privi della possibilità di avere tutte le informazioni corrette per decidere dove sta la ragione e dove il torto.
Ma in ogni caso allontanare o mettere paletti molto stretti a questi “Simpatici Nemici” rappresenterà per voi una vera liberazione e conseguentemente una salvaguardia della vostra energia vitale.

 

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