Cotzata #6: Corsi di formazione o deformazione?

Dieci anni fa ho fatto una scelta importante e “sovversiva”: ho deciso di abbandonare del tutto la formazione motivazionale nei percorsi che propongo agli imprenditori. Questo approccio, diffuso prevalentemente in America, ha purtroppo monopolizzato l’offerta formativa italiana, finendo col far credere che quello fosse l’unico approccio possibile e allontanando molti imprenditori dai corsi in generale.

Il problema della formazione motivazionale è che, pur producendo un apparente risultato iniziale (euforia, carica emozionale, positività), nel lungo periodo può produrre effetti collaterali indesiderati, molto simili a quelli di una droga eccitante: dipendenza e assuefazione..

Per comprendere perché questo avviene dobbiamo fare una premessa che ha a che fare con la distinzione tra l’Ego e la Vera Identità (il ) di una persona. Potremmo dire che l’Ego è la maschera che tutti noi portiamo e che cominciamo a crearci pian piano da quando nasciamo. L’Ego viene nutrito dal nostro monologo interiore, ovvero da quell’incessante serie di pensieri che abbiamo nella testa da quando ci svegliamo a quando andiamo a dormire.
È inoltre molto suscettibile rispetto alle opinioni altrui, all’immagine che forniamo all’esterno e, in generale, all’approvazione sociale.
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Questa premessa è fondamentale perché svela un segreto inconfessabile per chi fa formazione. Ovvero che la maggior parte delle “tecniche” si basa sull’esaltazione dell’Ego e raramente sulla crescita del Sé. In poche parole molta formazione motivazionale nutre semplicemente il nostro Ego, affamato di consensi e riconoscimenti, senza agire sul vero bisogno di crescita della persona.
Per intenderci sono tutti gli approcci che si basano sui facili slogan del “dai che ce la fai!”, “credi in te stesso!”, “sogna in grande!”. Sono i corsi modello “animazione da villaggio turistico”, o quelli in cui il guru viene osannato e si auto esalta come unico ed insuperabile modello da imitare.
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Ecco perché molti corsi non sono altro che “droga” per il nostro Ego, utile solo per un’esaltazione momentanea ma controproducenti per chi cerca vera consapevolezza ed un approccio equilibrato alla vita, come spiego in questo video.
I percorsi pensati per gli Imprenditori Sovversivi valorizzano invece la vera Identità della persona, sacrificando in questo modo l’Ego. Gli effetti di questo tipo di approccio sono sicuramente più lenti e a volte meno gratificanti nell’immediato (l’Ego non è mai contento quando viene messo in secondo piano o limitato). Ma hanno il grosso vantaggio di essere duraturi nel medio-lungo termine.
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Questo non significa che la formazione motivazionale non sia mai utile. A volte una scintilla è necessaria per accendere un fuoco. Ma una scintilla, da sola, non può scaldare una stanza.
Così come la sola motivazione non può bastare a creare una cultura aziendale solida e duratura nel tempo, se non “drogandola” continuamente con incentivi sempre più alti e con iniezioni di finta allegria che in realtà portano solo a coprire i problemi (rendendoli così ancora più pericolosi).
Il risultato è quello di deformare le personalità, più che aiutare l’imprenditore a scoprire e valorizzare la propria identità e quella di coloro che lo circondano.
Detto ciò è giusto che ciascuno, in base al proprio scopo,  scelga l’approccio che ritiene più adatto.
L’importante è farlo con vera consapevolezza.

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